Vagabondando per l’Europa

Vagabondando per l’Europa

Mappa Giro 1°parte

Mappa Giro 2°parte

Terminate le vacanze e riordinati i pensieri volevo raccontarvi alcuni momenti di questo mio viaggio effettuato in compagnia di 2 coppie di amici in giro per l’Europa, e se  vi fa’ piacere leggere di queste motovacanze  benvenuti a bordo.
Alle 6 come ci eravamo accordati la sera precedente siamo tutti belli pronti per la partenza e il programma di oggi prevende di portarci il piu’ velocemente possibile in Svizzera e precisamente nei pressi di Zurigo .


Quindi decido di Percorrere i primi 300 km in autostrada e questo mi comporta l’acquisto del bollino autostradale alla frontiera di Como e da qui una volta espletate le operazioni ci dirigiamo velocemente verso il tunnel del Gottardo . Mentre ci avvicinavamo al tunnel dei pannelli luminosi ci avvisavano che c’era parecchia fila in attesa di attraversare il budello lungo circa 18 km .Confesso che la tentazione di percorrere il passo e’ stata forte ,ma una volta giunti nei pressi del tunnel ho notato che il flusso di auto era regolato da semafori ed in meno di un quarto d’ora ci siamo trovati nelle viscere del Gottardo.
Giunti ad una deviazione a circa 50 km da Zurigo noto una deviazione che costeggia tutto il lago da sud vero nord e catturato dai bei panorami quasi incosciamente mi ritrovo su una strada che costeggia il lago e in seguito inforchiamo le strade provinciali che ci conducono fino alle cascate del Reno che si trovano a Shaffausen.
Ah dimenticavo volevo presentarvi i miei compagi di viaggiofoto%20vacanze%201146[1]

da sx Ago e la moglie Giusy…Mary con Angelo …..Io e mia moglie Vica

Arrivati alle cascate le visitiamo in lungo ed in largo e vista l’ora decidiamo di pranzare in riva al Reno su una terrazza con vista sulle cascate..
Mentre il resto della comitiva si concedeva un po’ di relax , Giusy mi fece notare un pupazzo molto simpatico e dopo un po’ faceva bella mostra sulla mia moto diventando cosi’ la mascotte del gruppo del gruppo ecco “Camilla “foto%20vacanze%201422[1]

Terminata la visita decidiamo di metterci in cammino verso la Germania che dista poco da Schaffausen e precisamente nella foresta nera (Schwarzwadl ) a Tryberg patria degli orologi a pendolo.
Percorrendo i 70 Km che separono le due localita’ abbiamo percorso strade piccole ma perfette costeggiate da boschi di pino ed abeti altissimi talmente fitti da non vedere all’interno non altre le prime file, questi boschi sono intervallati da prati coltivati ad erba tenuti benissimo che quasi quasi sembra di essere in un giardino.
Un’ altra cosa che mi fa’ notare mia moglie e’ la massiccia presenza di falchi reali ed un altro rapace molto piu’ grosso che presumo fossero delle aquile

Parcheggiate le moto ci infiliamo in parecchi negozzi che costeggiano la via principale. Vista l’ora che si era fatta decidiamo di dirigerci verso Strasburgo ( Francia ) evitando i centri abitati e percorrendo strade secondarie . arrivati in citta’ troviamo subito l’hotel che si trova a 50 mt dalle Petit France cuore medioevale di Strasburgo . Dopo una salutare ci concediamo una cenetta in un localino niente male , quattro passi in centro e poi tutti sotto i piumoni per un meritato riposo.

Anche stamane la sveglia suona molto presto ci attende una giornata molto impegnativa .
Lasciamo Strasburgo e ci dirigiamo verso il parco naturale della Lorraine facendo attenzione di stare alla larga dei centri abitati e percorrendo il piu’ possibile strade secondarie , anche se per un tratto ci troviamo su una statale che qui’ in francia spesso sono a quattro corsie ;cmq il traffico e pressoche’ inesistente . la strada scorre piacevolmente ed il paesaggio e’ fatto di immense colline con poca vegetazione quasi arride . Si notano parecchi parchi eolici e anche parecchi campi pieni di pannelli solari..
Ad un tratto noto la deviazione per Verdun e precisamente Fleury Devant Deaumont . Per molti di voi sara’ un nome come tanti ma vi assicuro che da queste parti si e’ scritta un’ importante pagina della nostra storia, ma andiamo con ordine…
Inforco una stradina con delle insegne degli Stati Uniti e dopo un attimo mi trovo sulla mia sinistra un memoriale della prima guerra mondiale . questo cimitero mi annuncia che ci siamo infatti oggi il menu’ offre la visita dei luoghi che si combatte’ la piu’ feroce battaglia della prima guerra mondiale e devo dire che purtroppo dopo la visita a questi luoghi sono giunto alla conclusione che qua’ se la sono passata peggio che in Normandia .
pensate che ancora oggi nei boschi che ornano questi posti non e’ possibile entrare per il pericolo di residui bellici

Terminato il giro  ci dirigiamo a Deaumont per visitare l’ossario dove riposono circa 16 000 caduti Francesi morti la maggior parte per asfissia perche’ qui i Tedeschi usarono per la prima volta i gas e colsero impreparati i Francesi .

Ai fianchi del mausoleo ci sono due  monumenti dadicati ai fanti Francesi di fede Ebrea ed uno ai fanti di fede  Mussulmana . Quest’ ultimo e’ rivolto alla Mecca

Dopo la visita all’ossario mentre ci dirigiamo verso il museo che dista circa 3 km all’interno del parco ci concediamo una pausa all’ombra e pranziamo a sacco su un tavolo che era molto vissuto in compagnia di altri turisti che visitavano il luogo.
Entriamo nel museo e la prima cosa che ci colpisce e’ la presenza di una stanza che al suo interno stanno proiettando le rare immagini degli scontri avvenuti qui’, noti guardandole che tutto intorno dove oggi sono cresciuti i boschi e’ tutto un susseguirsi di crateri (visibili anche oggi ) ricoperti di cadaveri e una marea di fango . poi il filmato prosegue ma qui mi fermo perche’ non voglio raccontare le scene veramente crude che abbiamo visto.
la visita del museo proseque tra i cimeli e un campo di battaglia riprodotto qui dentro

Usciti dal museo incominciamo a dirigerci verso il Lussemburgo passando a fianco alla trincea della baionette e piu’ avanti alla cittadella fortificata sotteranea lunga 4 km e alle rovine di Fort Douamont .
Strada facendo noto la totale assenza di distibutori di benzina per piu’ di 50 km e dopo un poco vengo avvicinato da Ago che mi dice di aver ancora poca autonomia .

Per fortuna nostra quando le speranze di trovare un distributore stavano finendo intravidi un supermercato chiuso ma con annesso una pompa di benzina , quest’ultima pero’ non voleva saperne di accettare le nostre carte di credito ed alla fine abbiamo risolto il problema grazie al buon cuore di un ragazzo che ci spiego’ che per far funzionare la pompa ci voleva anche la tessera del super marchet e si presto per farci fare il pieno a tutte e tre le moto.
Dopo qualche km ci siamo in territorio Lussemburghese e di seguito dopo una lunga cavalcata alla nostra tappa di oggi : Bruges nelle Fiandre in Belgiofoto%2520vacanze%25201328[1]

Giunti nei pressi dell’Hotel che si trovava nel centro storico abbiamo notato un folto gruppo di poliziotti che sbarravano l’accesso alla centro , perche’ era in corso una festa folcloristica ,abbiamo spiegato loro che dovevamo raggiungere il centro e che eravamo affaticati  per la lunga giornata e questi molto gentilmente ci permisero l’accesso al centro con lo stupore dei presenti che erano da tempo ad aspettare che la festa finisse ……..che fortuna !!!!!!
La mattina seguente ci concediamo un’alzata molto piu’ solf e dopo colazione prendiamo le nostre moto ci inoltriamo nelle campagne in direzione del mare e girovaghiamo senza una precisa meta ammirando l’ordine di questa gente e le loro bellissime abitazioni con giardini verdissimi prive di alcuna recinzione o grate alle finestre . Alla fine passiamo da Ostenda e ci spingiamo verso nord fino ad entrare in Olanda per poi rientrare a Bruges ed  incominciare la visita della stupenda citta’ dopo l’infarinatura della sera precedente.foto%2520vacanze%25201212[1]

 Partiamo alla scoperta della citta’di primo pomeriggio seguendo un itinerario che ci consiglia un libro guida.

Senza accorgerci si fa presto sera e quindi rientriamo in hotel per prepararci per la cena che come la sera precedente consumiamo in un ritorante tipico vicino al (lago dell’ amore ) gestito da un ragazzo Italiano trapiantato qui a Bruges . La serata prosegue in piazza Markel.

La mattina sguente partiamo in moto verso Gand (Gent ) x una visita a quest’ultima . Avendo di gia visto questi posti parecchie volte per lavoro mi ricordavo una strada che senza troppi casini ti faceva raggiungere il centro storico , ma le cose in questi anni sono un po’ cambiate purtroppo mi ritrovo in pieno centro in un isola pedonale . dopo un po’ di smarrimento troviamo una pattuglia e sinceramente mi aspettavo come minimo un cazziettone , ma il poliziotto che parla con noi ci fa segno dove era possibile parcheggiare e cosi’ possiamo dedicarci alla visita della citta’ che si rivela un bet seller delle Fiandre

Nel tardo pomeriggio ci riportiamo a Bruges per continuare la scoperta della citta, poi ci concediamo una gita in barca lungo i canali e per finire in bellezza la sera cena tipica dal nostro amico delle sere precedenti. Di buon ora questa mattina partiamo da Bruges salutandola alle nostre spalle che ancora dorme e puntiamo verso Anversa e di sequito in Olanda . Attraversiamo Maasticht ed arriviamo ad Aquisgrana (Germania ) . Il percorso di circa 250 km si rivela poco interessante paegisticamente parlando. In compenso penso di aver beccato tutti i semafori rossi del tragitto e spero di non essere incappato nella miriade di multanova presenti ad ogni semaforo.

Arrivati sistemiamo le nostre moto ed una volta pronti ci dirigiamo in centro per vedere la piazza centrale ed il Duomo dove riposano i resti di Carlo Magno. Dentro la basilica si ha la senzazione che quest’ edificio sia stato decorato da una persona molto vicina all’islam . Poi noto che il reliquiario e’ stato spostato dal luogo che avevo visto anni fa’ ,cosi’ facendo obbligano i visitatori ad entrare nella cripta con la guida.

Usciti dalla cappella era nostra intenzione di recarci a vedere una fontana molto antica che e’ situata nei pressi della basilica , questa fontana e’ fatta tutta in metallo con i personaggi tutti snodabili e risale all’epoca della costruzione della chiesa.foto%20vacanze%201350[1]

Quando la mia curiosita’ e’ attratta da uno stemma posto in un angolo quasi nascosto nel cortile della basilica e x molti appassionati di misteri portera’ a domandarsi come mai era presente in questa piazza.
Per chi ha letto il libro di Dan Brown questo stemma ricordera’ di sicuro qualche cosafoto%20vacanze%201349[1]

Terminarta la visita nella piazza municipale ci dirigiamo in albergo dove ceneremo e ci accordiamo Per la partetenza del giorno dopo che avverra molto di buon ora.foto%20vacanze%201353[1]
La tappa odierna fa’ da sparti acque tra la prima parte del giro e la seconda , infatti trasgredendo un po’ alle mie abitudini abbiamo percorso un tratto autostradale che da Aquisgrana ci porta a Wurzgsburg localita’ di partenza della Romantische Strabe .Il percorso lambisce l’aereoporto di Francoforte e al passaggio da qui mi ha preso un po’ di nostalgia , infatti questa citta’ era sede di partenza dei miei tour attraverso l’Europa con i turisti Americani . Sopra le nostre teste sembra che si stia scatenando il finimondo ,la temperatura e’ prossima ai 13° e le mototociclisti che incrociamo indossano tutti l’antiacqua.
Trasgredendo (oggi e’ giornata ) al buon senso motociclistico decido di prosequire ed arriviamo alle 11 all’albergo sito a 2 kn da Rothenburg ob der Tauberg. Probbabilmente oggi ” Camilla ” e’ in vena e ci porta fortuna e di fatti poco dopo il nostro arrivo il cielo si apre per il resto della giornata.
Sbrighiamo in 5 minuti le formalita ‘, posati i bagagli e docciati siamo pronti per la visita di Rothenburg una delle perle della Strada Romantica, pero’ prima di uscire do’ una sbirciata fuori dalla finestra e devo ammettere che la vista fuori e’ verameente ottima.

Per chi non lo sapesse in questa perla medioevale circondata da mura e’ possibile percorrere tutto il cammino di ronda perimetrale , una vera chicca . noi lo abbiamo percorso un po’ in certi punti la vista all’esterno della cittadina e’ bellissima .foto%20vacanze%201413[1]foto%20vacanze%201376[1]

E per finire in bellezza abbiamo fatto un salto al negozio di Kathe Wohfarth che una volta entrati ha il potere di proiettarti in un clima Natalizzio anche se siamo ad agosto . Qui dentro e’ tutto dedicato al Natale con vere opere d’arte artigianali ed il negozio sembra un pozzo senza fine. purtroppo e’ vietato fotografare , ma 2 scatti li ho fatti , non ho resistito,foto%20vacanze%201387[1]

Ritornati alla base abbiamo cenato nel magnifico Gasthof a base di specialita’ locali
Come di consueto partiamo presto, oggi percorreremo la strada romantica x tutto il suo percorso fino a Fussen.
Al nostro passaggio Rothenburg e’ avvolta da una discreta foschia che si accentua man mano che scendiamo di quota e x poi sparire una volta risaliti . L’aria e’ molto fresca (14° ) e l’umidita’ si fa sentire cosi come il profumo del sotto bosco. I primi 50 km sono uno spettacolo una vera goduria x la nostra vista e l’andatura come x una forma di rispetto verso questi luoghi non supera mai i 50km orari .poi come d’incanto si torna alla realta’ . avevamo deciso di fermarci a Dinkelsbuhl quano notiamo che la cittadina e’ leteralmente invasa da un raduno Dark , quindi decidiamo di prosequire ma anche i borghi successivi la solfa non cambia, finche’ siamo giunti a Harburg e qui ci siamo concessi una visita al maniero adibito perlopiu’ a prigione.foto%20vacanze%201426[1]

Uscendo da Harburg bisogna fare attenzione ai cartelli che indicano il percorso della Romantische Strabe, qui la strada si divide in due tronconi per parecchi km per dare la possibilita’ ai torpedoni di continuare il percorso verso sud , altrimenti sul percorso originale non paserebbero,
Ci mettiamo di nuovo in marcia e da qui fino a Landsberg Am Lech devo dire che mi ha un po’ deluso , ma poi fino a Fussen il panorama e le strade ci ripagano con gli interessi.

Arriviamo a Fussen che ormai e’ sera stanchi ma soddisfatti , domani ci aspetta una giornata di relax qui a Fussen
La giornata odierna sara’ dedicata in grand parte alla visita dei castelli di Neuschwanstein e Hohenschwangau situati appena fuori Fussen .
Avendo fatto la prenotazione dei tiket d’ingresso la sera prima dalla recepsion abbiamo evitato la lunga fila che di gia’ si era formata alla biglietteria ed una volta avuto i tiket e l’ora d’ingresso abbiamo gironzolato nei deintorni per curiosare un po. foto%20vacanze%201465[1]foto%20vacanze%201466[1]

Per salire al maniero di Neuschwanstein esistono tre possibilita’ in bus o in carrozza oppure a piedi . Si opta per la terza ed in 20 ci ritroviamo all’entrata del castello .
Durante la salita abbiamo scoperto che anche i poveri cavalli fanno i pit stop . Infatti prima di ritornare nel piazzale di partenza a valle c’erano ferme parecchie pariglie di cavalli pronti a scambiarsi la carrozza ogni tre salite e poi la coppia uscente si godra’ un meritato riposo.

Ritornati a Fussen abbiamo visto che nel centro erano in atto dei preparativi per una festa della birra ed ad ogni angolo della cittadina erano allestiti dei palchi per gruppi musicali di ogni genere . la serata e’ stata uno spasso .

Oggi purtroppo e’ il giorno del rientro purtroppo le motovacanze stanno terminando .
percorreremo gli ultimi 400 km che ci separono da casa su strade e panorami mozzafiato .
Lasciata Fussen a malincuore entriamo in Austria e inbocchiamo la Statale 173
che ci conduce in quota fino a raggiungere il Fernpass .la strada e’ piacevolissima ed ad un tratto la vallata verdissima si apre sotto di noi evidenziando un infinita di fienili in legno che servono èer il ricovero del foraggio in inverno . Gli unici incontri che facciamo sono di due escursionisti a cavallo e qualche amico mototurista che come noi si gode questo scorcio di natura incorniciato da bellissime cime.

Lasciamo alle nostre spalle l’Austria e ci addentriamo in territorio Svizzero prendendo la direzione di San Moritz, qui il traffico aumenta un po’ ma il panorama non cambia ,sembra di far parte di un enorme quadro ,visto la bellezza di questi posti.

Lasciamo S.moritz alla nostra destra ed arriviamo al Passo Maloia che l’appetito comincia farsi sentire ed allora decidiamo di consumare qui il nostro ultimo pranzo . Al termine per digestivo percorriamo il ” cavatappi ” che ci porta verso Chiavenna e da qui fina a casa .

Tirando le somme devo dire che il giro e’ stato bellissimo . Avrei voluto dedicare qualche giorno in piu’ alla zona di Verdun perche’ merita un approfondimento ,ma quest’ anno complice i pochi giorni di ferie di mia Moglie le cose sono andate cosi’ cmq non lamentiamoci.
i ragazzi che erano con me’ si sono trovati a meraviglia e soprattutto Ago e Giusy alla loro prima esperienza di motovacanze avevano il morale a 1000. Angelo e Mary sono una garanzia . A mia Moglie un grosso abbraccio ed un grazie per aver condiviso anche quest’anno la nostra passione.
un saluto a tutti voi che mi avete seguito e se questo piccolo report in futuro portera a qualcuno lo spunto per una vacanza la cosa mi rendera’ doppiamente felice .
Un saluto se permettete lo vorrei fare :

Grazie Vecchia Europa nonostante tutto sai ancora emozionare …      ciao!!!