Eremo di Montecastello

Un sottile velo di ghiaccio avvolge le auto nel parcheggio davanti a casa quando esco dal garage ,nella notte le temperature sono scese di parecchio ma la giornata si presenta tersa ed asciutta .

Solitamente qui nel Cremasco in questi periodi la nebbia e l’umidita’ hanno vita facile e spesso si prendono il sopravvento a giornate come quella odierna .

Viste le premesse mattutine decido di farmi un giro in moto , ma a me piace anche avere una meta ed oggi andro’ a visitare l’Eremo di Montecastello in quel di Tignale.

Il mio abbigliamento e’ consonno al periodo e non sento freddo anche se alla partenza il termometro segna quattro gradi .

Cento km di pianura e sono in vista di Salo’.

il Garda mi accoglie con un cielo un po’ imbronciato e con un traffico quasi nullo.

La temperatura sale a 13° ed e’ un piacere risalire il lago con un filo di gas fino al bivio di Tignale che incrocio appena fuori da una galleria .

Svolto a sinistra ed inizio salire verso il paese sostando quando e’ possibile per scattare qualche foto.

Dopo circa 13 km giungo al cartello che mi indica la strada per l’Eremo ,all’ingresso sono in evidenza i limiti d’ingombro dei mezzi che possono salire , mi fermo un attimo e un passante mi avverte che la strada e’ strettissima ed in forte pendenza .

Faccio tesoro dei consigli e mi avvio, subito noto che la pendenza e’ impressionante ( piu del 20%) e la strada strettissima , il fondo e’ di cemento con parecchi solchi orrizzontali che permettono lo scolo di acqua piovana .

Con la dovuta cautela raggiungo il piccolo piazzale dell’Eremo che e’ costruito in cima ad montagna di origine calcarea che gode di una vista panaromani strepitosa .

Su questo sperone di roccia e’ anche posta una panchina gigante che permette una volta seduti di godere di una vista fantastica del lago .

Mi fermo un oretta in loco socializzando con un gruppo di persone che fanno trekking e poi con la dovuta cautela riprendo la strada per Tremosine scendendo a valle per la mitica strada della Forra.

Rientro a casa contento per la magnifica giornata e convinto di aver visitato un bellissiomo luogo di culto anche se solo esternamente .

L’unica nota dolente e’ che l’Eremo era chiuso ed era impossibile visitarlo .

Purtroppo e’ una prassi comune a tanti bei siti del nosto bel Paese