Austria – Polonia – R.Ceca … Ricordi di un viaggio

Austria – Polonia – R.Ceca … Ricordi di un viaggio

Mappa Giro 1°parte

Mappa Giro 2°parte
La sveglia suona ma come al solito sono gia sveglio ,oggi e’ il giorno della sospirata partenza e dopo un inverno a spulciare appunti ed idee la scelta di quest’ anno e’ caduta sull’Austria , Polonia , e R Ceca.
Sinceramente la scelta si e’ rilevata azzeccatissima .
Una colazione veloce e poi le ultime raccomandazioni ai nostri figli e siam di gia’ davanti alla casa di Angelo che quest’anno ci accompagna con la moglie Marilena nel viaggio .in un niente siamo di gia in movimento verso l’autostrada e dopo un paio di soste usciamo a Bressanone e salutiamo molto volentieri questo serpente asfaltato . da qui in avanti non faremo piu’ autostrade fino all’ultimo giorno La nostra prima meta di oggi e’ S.Candido in val Pusteria .Qui ci fermiamo e sotto un cielo che sembra fare i capricci visitiamo la stupenda cittadina piena di gente festante e chiassosa che come se seguisse una lenta processione va’ quasi tutta nella stessa direzione .dopo un breve concigliabolo si decise di seguire anche noi il flusso ,e con molto piacere ci troviamo in mezzo ad una festa tipica in costume Tirolese con tanto di musica folcloristica e sopprattutto con prodotti locali da degustare .ne approfittiamo per fermarci a pranzo ed immergerci un paio d’ore nell’attmosfera locale .SAM_2676[1]

Ad un tratto pero’ dei tuoni e dei fulmini ci fanno da sveglia ed tutto in torno a noi e’ un fuggi fuggi generale: incomincia a piovere.
Con un po’ di preocqupazione si ritorna alle moto e mentre ci si mette l’antipioggia il mio pensiero corre al Grobglokener e ci si chiede come sara’ il tempo lassu’
Sempre avvolto nei miei pensieri ammiro il panorama che mi circonda e commento via interfono con mia moglie che si dice stupita dai colori molto forti della natura che ci circonda ed ammira la cura che le persone del posto hanno nei riguardi della montagna e mi dice ” Batty se tutti noi avvessimo il rispetto x la natura che a questa gente forse tante catastrofi non succederebbero ” . non gli risposi ma penso che lei sapeva gia la risposta
Intanto km dopo km arriviamo al bivio che ci segnala la deviazione verso il Grobglokener,un veloce squardo verso l’alto e siamo gia salendo ,il morale e’ buono anche se bisogna mettere in preventivo che se il tempo non migliora ci aspetta un ascesa non delle migliori
Mentre si sale incrociamo altri motociclisti che ci segnalano di rallentare ,anche se la nostra andatura e’ molto solf li assecondo e la scelta fu molto azzeccata . ad un tratto in mezzo ad un cespuglio noto una mimmetica ed un polizziotto armato di telelaser che con molta furbizzia cerca di alleggerire i portafogli di qualche . malcapitato . Per questa volta ci e’ andata bene esclamo a mia moglie .Nel frattempo sotto un vento fastidiosissimo ed una pioggia quasi indiscreta si arriva sul mitico Grobglokener.SAM_2686[1]SAM_2689[1]
Arrivati in cima ci fermiamo a contemplare questo scorcio di bellissima natura ,anche se il tempo ci ha giocato un brutto scherzo.SAM_2685[1]SAM_2690[1]  Il meteo nel frattempo peggiora ed incomincia a piovere molto piu’ forte ed ogni tanto si intravedono anche dei piccoli fiocchi di nevischio . le nostre Signore ci riportono all’ordine e pian piano si incomincia la discesa e la successiva salita all’Edelwais Pass ,ma da qui in avanti e’ una penitenza , non si vede piu’ ad un palmo dal naso ed il meteo mette a dura prova le nostre capacita’ di piloti ed la sopportazione alle avversita’ delle nostre consorti.
Una volta in cima si e’ deciso di non fermarci e proseguimmo x la nostra meta’ di giornata Salisburgo
Arriviamo in albergo sotto un diluvio universale e quasi mi vergognavo ad entrare nella hall conciato in quel modo grondante d’acqua e sporco di fango , ma si sa’ se si vuole viaggiare in moto bisogna anche preventivare questo. dopo aver rcoverato le mucche nel garage ed avemi fatto una mega doccia ci aspetta un magnifica cena in un localino trovato x caso ,quattro passi dopo cena e subito sotto ii piumone .

Ci svegliamo di buon ora e in compagnia del rumore di un intenso temporale che purtroppo sara’ una costante per tutta la giornata . Facciamo un’ abbondante colazione ed acquistiamo direttamente alla recepsion dell’hotel la salisburg card che al costo di 25 euro ci permette di usufruire dell’entrate di tutte le maggiori attrazzioni di Salisburgo e dei trasporti pubblici . infatti oggi il menu prevede ll’intera giornata all’insegna della coltura
Incominciamo la nostra visita in modo tradizionale cioe dalla casa di Mozart per poi proseguire con il Duomo ed all’uscita purtoppo si verifica un episodio che mi ha fatto riflettere .
Durante la nostra permanenza all’interno del duomo , mia moglie e Marilena accesero due candele ed introdussero 5 euro a testa nell’offertorio . e qui non c’e’ niente di strano , solo che all’uscita un individuo che raccoglieva offerte al nostro passaggio ci appostrofo’ in malo modo perche’ secondo lui noi italiani avevamo il braccino corto , colto impreparato dagli insulti di quest’ individuo cercai di spiegagli che le due candele le avevamo abbondantemente pagate e poi l’offerta era libera ma questi continuava ad insultarci , finche’ un signore distinto prese le nostre difese e spiego’ che lui vide il denaro che introducemmo nell’urna e che non doveva permettersi di continuarea sbraitare .SAM_2705[1]SAM_2693[1]

Chiusa la spiacevole parentesi la nostra attenzione ci porta al particolare cimitero di Petersfriedhof posto ai piedi della funicolare e spinto dalla curiosita’ mi addentro tra le tombe .SAM_2738[1]

Saziata la nostra curiosita si prende la funiculare e si sale alla fortezza Hohensalzburg che dall’alto domina sovrana la citta’ . da qui il panorama e’ veramente stupendo.

Terminata la visita e ridiscesi in citta’ ci inoltriamo nel parco di Mirabel ed all’uscita prendiamo il bus che ci conduce al castello di Helbrum sito a pochi km fuori citta’ e famoso x i suoi giochi d’acqua (come se non ne stessimo prendendone abbastanza ) giunti al castello iniziamo la visita guidata e ci prendiamo la nostra razzione supplemantare di acqua che ci viena spruzzata a “tradimento ” da questi giochi al nostro passaggio .Nonostante che siamo di gia fradici il buonumore prende il soppravento e ci facciamo delle immense risate anche con le altre persone che compongono il gruppo guidato da un personaggio vestito a modo far West.
Terminata la visita ai giardini ci inoltriamo nel stupendo palazzo che ci riserva molto ed arricchisce la nostra cultura odierna.

SAM_2770[1]Senza renderci conto il giorno sta terminando e ci dirigiamo all’ holel ci rimettiamo in sesto per poi uscire a cercarci un locale x gustarci qualche pietanza locale e qui finisce anche la giornata domani ci aspetta una bella tirata in moto in giro per la romantic strasse austiaca.

La giornata odierna inizia sotto una fitta pioggia (pazienza ) , caricate le moto ed indossati i capi antiacqua ci prepariamo per lasciare l’albergo ma prima scambiamo quattro parole con una giovane famiglia bresciana che col loro pargolo si accingevano a partire in bicicletta alla volta della regione dei laghi ( Salzammergut ) non nascondo che essendo io appassionato di bici provai un pizzico di invidia e tanttissima ammirazione x i temerari ,visto le condizioni meteo persistenti su Salisburgo .
Con un po’ di fatica riusciamo a dribblare i parecchi lavori stradali presenti in citta’ e dopo circa mezzora lasciamo la strada principale ed ci addentriamo su percorsi secondari in direzione S. Gilgen e Bad Ischl. la strada e molto panoramica e piacevole con asfalto molto buono reso pero’ scivoloso dall’acqua .E’ un susseguirsi di dolci seliscendi in mezzo a tantissimo verde ed di tanto in tanto si incrociano comitive in moto che incominciano a salutare da parecchio lontano evidenziando un notevole spirito di civilta’ motociclistica.
Appena prima di Bad Isch riusciamo a scorgere in una radura due cervi che pascolano tranquilli e beati ,appena li perdiamo di vista noto un posto panoramico e mi fermo . Sul piazzale notiamo dei Baikers e delle Harly Devison in un istante le nostre comitive si fondono in un solo gruppo e ci scambiamo opinioni sui rispettivi percorsi . AH dimenticavo i nostri nuovi amici arrivavano dal Canada ed avevano affittato le moto a Francoforte ed erano persone grosse come armadi tanto che bonarriamente uno di loro lo sopprannominai Obelix (personaggio amico di Asterix ) qualche foto e poi di nuovo in moto in direzione Gmunden.

Da qui in avanti il meteo si mette al bello ,forse perche’ il Dio della pioggia a sentito le imprecazioni dell’amico Obelix e non ha osato sfidarlo. Le strade ed il panorami sono fantastici e l’andadura e’ molto rilassata ed anche il morale sale aiutato da un pallido sole che cerca di aprirsi una breccia tra le nuvole .
Una volta raggiunta Gmunden notiamo che il centro e’ stracolmo di gente e bancarelle , infatti oggi x la cittadina e festa patronale. ci mischiamo alla Gente e curiosiamo qua’ e la in cerca di non so cosa .
Arriviamo in un punto e la mia attenzione si concentra su una fila di bancarelle avvolte da sciami di insetti e coi proprietari indiavolati che tentano di allontanarli . Sembra che tutti gli insetti dell’Austria abbiano organizzato un mega raduno qui ‘. Vi posso assicurare che anchio che provengo dalla campagna non ho mai visto qualcosa di simile ………….impressionante.
Ritornati in sella ci dirigiamo alla volta di Steyr e poi via verso la nostra prossima meta Mauthausen.SAM_2873[1]

Iniziamo la visita a questo luogo dal museo e poi ci dirigiamo nel campo vero e proprio con un profondo rispetto e con tanta tristezza nel cuore.

Usciti dal sito noto che mia molglie e molto provata dalla visita e l’avviso che quel che vedremo in Polonia e’ peggio.
Ritornati alle nostre moto riscendiamo a valle fino all Danubio e da qui rimbocchiamo la romantikstrasse che costeggia il fiume fino alla nostra prossima meta . il percorso e’ tutto pianeggiante e praticamente la strada fa’ da cornice al fiume . I km che ci separono all’abbazia Benedettina di Melk corrono via piacevoli e di tanto in tanto ci fermiamo ad ammirare le meravigliose anse che il fiume nel corso dei decenni e’ riuscito a creare . Arriviamo a Melk praticamente alle 18 ora che l’abbazia chiude , ma con un po’ di savuoir farir le nostre signore riescono a convincere l’addetto a farci entrare per pochi minuti e riusciamo a rubare qualche foto.

Terminata la visita riprendiamo il percorso lungo il Danubio fino a delle dighe che servono a fere da bai pass ai barconi che solcano il fiume , poi decido di abbandonare il corso del Danubio e mi inoltro tra le colline e percorro gli ultimi 80 km che mi separono a Vienna in mezzo a campi a colline e percorrendo strade talmente piccole che a volte incrociando le poche vetture mi devo fermare . La campagna intorno a noi e’ molto ordinata e di tanto in tanto sul nostro percorso troviamo dei piccoli cascinali tagliati in due dalla strada che stiamo percorrendo .  Arriviamo a Vienna ormai che sono le 21 e quindi decidiamo di sistemare le moto nel garage dell’albergo e di fermarci a cena nel ristorante di quest’ultimo anche perche’ fuori fa’ un freddo cane e la stanchezza comincia a farsi sentire
Oggi la giornata si presenta a noi con un bellisssimo sole (finalmente ) e quindi decidiamo di approfittarre della bella giornata per visitare il castello di Schonbrunn e quindi cirechiamo presto ai botteghini per acquistare ul biglietto entrata e visto che c’e’ una scelta di pacchetti sul cosa vedere si decide per il piu’ completo in modo da visitare bene il complesso.
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Iniziamo la vista partendo dall’interno del complesso e poi ci dirigiamo verso la Gloriette che e’ un monumento posto all’estremita’ di un immenso parco su una stupenda collina.SAM_2903[1]SAM_2924[1]
Mentre passeggiamo in direzione della Gloriette abbiamo il piacere di fare un incontro con un magnifico scoiattolo che sembra pagato x farsi fotografare . Altre persone notano che stiamo immortalando il piccolo amico e questi ad un tratto si stufa e con due balzi sparisce dalla nostra vista.SAM_2934[1]

Riprendiamola il nostro cammino verso l’alto e ci facciamo immortalaredavanti alla stupenda fontana.

Una volta arrivati in cima la vista dall’alto e’ magnifica.SAM_2927[1]

Terminiamo la visita con il labirinto ed il giardino dei giochi dei piccoli principi.SAM_2944[1]

Usciti dal castello riprendiamo la metro e decidiamo di scendere in Karlsplaz e qui visitiamo la Secessione un magnifico palazzo bianco che alla sua estremita’ svetta una cupola dorata con motivi floreali .Questa cupola e’ chiamata allegramente dai Viennesi “testa di cavolo d’oro “.SAM_2945[1].

Dopo questa visita ci concediamo una pausa per degustare delle specialita’ a base di gamberetti che mia moglie ha individuato in mezzo alla vastissima scelta che troviamo in questa zona
Saziato l’appetito ci dirigiamo in mezzo alla piazza x dare un occhiata alle entrate della metro che sono le piu’ carratteristiche e vecchie di Vienna quando il dio Giove si ricorda di noi ed incomincia a riversarci addosso la rimanenza dell’acqua che gli e’ rimasta ,di corsa ci ripariamo dentro il colonnato della chiesa di S Carlo.qui dopo pochi minuti socializziamo con un personaggio davvero strano ma coltissimo che parlava correttamente 5 lingue e tirava a campare vendendo acquarelli e disegni fatti da lui.SAM_2947[1]

La giornata prosegue spedita e decidiamo di tralasciare la visita del centro all’indomani e nel frattempo curiosiamo qua e la senza una precisa meta .
Rientriamo in albergo per rimetterci un po’ in sesto perche’ questa sera ci aspetta una cena tipica in quel di Grinzy in compagnia dell’ amico del Forum di mototurismo  Gene e la sua signora e due suoi amici che sono anche loro in vacanza e stanno percorrendo piu’ o meno il mio stesso tragitto.SAM_2953[1]

La serata scorre veloce e verso mezzanotte ci salutiamo e ci diamo appuntamento a Cracovia.

La giornata odierna la dedichiamo al centro di Vienna ed ai suoi monumenti . Come tutti sanno la maggior parte di di questi sono raccolti dentro il famoso ring ovvero una strada perimetrale che fa da cornice a tutte queste bellezze.

Verso le tre del pomeriggio decidiamo di concederci una pausa ed alleggerire un po’ la giornata , cosi’ facciamo un salto al Prater e per un paio d’ore diventiamo un po’ meno adulti e ci concediamo un po’di svago e qui mentre si ammiravano le peripezzie di alcune giostre veniamo avvicinati da una ragazza con una magnifica bambina che sentendoci parlare in italiano ci racconta la sua storia che ha vissuto in Italia.SAM_3015[1]SAM_3017[1]

Salutata la ragazza la nostra curiosita’ ci spinge nei pressi di una giostra davvero impressionante pensate e’ alta 135 .

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Decidiamo di chiudere il nostro soggiorno viennese con la visita del castello del belvedere, forse un pallazzo meno noto ma vi assicuro che vale la pena farci una visita.

Ormai si e’ fatto tardi e si rientra in hotel dove decidiamo di rimanere anche per la cena
la serata la concludiamo a passeggiare sulla Mariahilferstrasse la via dello scopping viennese.
E qui si conclude la nostra esperienza a Vienna domani ci aspetta una lunga cavalcata verso i monti Tatra e di seguito la Polonia
Lasciamo l’hotel di buon ora e inbocchiamo il gurtel 221 in direzione est ed appena lasciata la periferia di Vienna lasciamo la tangenziale ed ci inoltriamo su una strada secondaria che va verso la Slovacchia e’ nostra intenzione arrivare fino a Bratislava e poi da qui salire fino a Zilina . In poco tempo siamo agli edifici ormai deserti che fino a qualche anno fa’ ospitava la dogana e li passiamo . In lontananza incomincia ad intravedersi le sagome dei palazzoni di Bratislava ed inevitabilmente nostro malgrado siamo costretti a salire sulla tanganziale , qui il casino di auto e’ infernale e mi ha colpito la prevalenza di auto con alettoni e spoider che fanno bella scena su auto che ormai hanno raggiunto l’eta’della pensione .
Lasciamo questo casino appena ci e’ stato possibile e dopo qualche km non c’e’ piu’ un anima viva sulla strada ,il panorama intorno a noi per il momento non offre un grandche ,ma si nota la poverta’ che ci circonda . Di tanto in tanto si incontrano dei paesini con delle piccole bancarelle ma vedo che sono solo piene di patate e qualche ortaggio e queste bancharelle sono circondate da signore con bambini vestiti in modo molto semplici . Sono scene di vita mi fanno tornare indietro nel tempo quando ero bambino e dalle mie parti si viveva in grosso modo cosi’ .Lo faccio notare alla mia meta’ e questa mi stringe forte senza pronunciare nessuna parola .
Nel frattempo la strada scorre lenta ed il paesaggio cambia si incomincia a percorrere strade di collina con il traffico inesistente, decidiamo di fermarci per uno spuntino e rifornire le moto.SAM_3067[1]SAM_3066[1]

Mentre consumiamo il pranzo del motocilista dei signori attratti dalle nostre moto incominciano a socializzare con noi e ci innondano di domande ,spieghiamo loro in grosso modo il nostro itinerarrio e chiedo ad uno di loro quanti km mancano x arrivare al confine polacco . Non l’avessi mai fatto . questo si mette al cellulare e credo che scomodi piu’ o meno una ventina di persone finche’ mi passa il telefono e mi mette in contatto con un signore che parla benissimo l’italiano che mi da le informazioni , prima di restituire il telefono mi viene da chiedere a questo tizio
“scusi ma lei da dove sta parlando ? ” indovinate cosa mi ha risposto ? ” io da Milano ” . Fate un po voi che persone si incontrano . Questa persona ha scomodato mezzo mondo pur di darmi le info che gli avevo chiesto .
Ad un tratto La pace che regnava e interrotta da un casino bestiale e in un baleno sfilano davanti a noi una decina di Harly e’ l’ amico Obelix che ci saluta e dopo un attimo scompare dietro ad una curva .
Riprendiamo la marcia e lasciata Zilina alle nostre spalle incominciamo ad inoltralci nelle strade che percorrono il parco nazionale Polacco dei monti Tatra , Da qui in avanti e’ un susseguirsi di saliscendi in mezzo ai boschi ed di tanto in tanto dobbiamo rallentare la nostra andatura perche’ incontriamo dei camion che per la loro eta’ starebbero bene in un museo , questi alla prima rampa innondano chi sta’ dietro di un fumo talmente nero che non vedi piu’ una mazza , e formano delle file anche perche’ sorpassarli e’ praticamente impossibile visto le strade strettissime e piene di curve ed anche perche’ nel senso contrario della nosta marcia la situazione e’ analoga .
Coi passare dei km le valli si fanno piu’ aperte e le strade sono incorniciate di lunghi filari di alberi di pere . ci fermiamo e approfitiamo della situazione e ne assaggiamo alcune.
Intanto dal niente dietro una curva ci compare la frontiera formata solo da due piccoli edifici , era nostra intenzione fermarci x cambiare un po’ di euro in moneta Polacca ma qua’ come la dogana precedente e’ tutto deserto . nel frattempo si rimette a piovere .Decidiamo di proseguire senza indossare gli indumenti antiacqua e la sceltasi si rivela azzeccata ,poco dopo ritorna il sereno .
Nel frattempo ci avviciniamo a Cracovia ed il traffico aumenta a dismisura anche perche e’ venerdi’ sera e poi questi sono giorni che precedono il ferragosto e anche da queste parti fanno festa.
Arriviamo in vista della Vistola e fortunatamente intravedo l’albergo da me prenotato .
espletate le operazioni di routin decidiamo di cenare nel ristorante dell’hotel anche perche’ accettano l’euro ed il cambio da loro non funziona .
Ceniamo a base di carne (Un mega filetto ) e verdure con aggiunta di un dolce e birra il tutto al prezzo di 7 euro a testa . Questi piu’ o meno sono i prezzi x un pranzo da queste parti .
dopo cena ci concediamo una passeggiata nel centro che dista 5 minuti a piedi dall’hotel.SAM_3252[1]

Oggi e’ un giorno particolare , e i posti che visiteremo sono quelli che hanno fatto la storia passata e recente ed hanno acceso in me la voglia di visitare questi posti .
Visiteremo i luoghi dell’ Olocausto , questa meta la scelsi x dare un seguito al viaggio intrapresso lo scorso anno , visitai i luoghi simbolo della seconda guerra mondiale in Francia .
Poi un altro motivo molto importante e’ che volevo vedere i luoghi dove era cresciuto un grand Uomo e un grande Papa : Karol Wojtyla . Ma andiamo con ordine…….

Mi sveglio molto presto e vado subito alla finestra x dare un occhiata fuori , noto che la strada e’ bagnata e che i primi raggi di sole fanno si che dall’asfalto si alza un filo di nebbia , in poco tempo facciamo colazione e siamo di gia’ in moto . Cracovia e’ praticamente deserta , lasciamo l ‘hotel e seguiamo x un po’ la riva destra della Vistola poi ad in certo punto vediamo l’indicazione x Auschwitz e svoltiamo a destra e ci inoltriamo in un bosco molto fitto che lasceremo praticamente poco prima di arrivare ad Auschwitz .
Arrivati decidiamo di concentrare la prima visita a Birkenau che dista 2 km dal campo di Auschwitz .
Questo era il campo piu grosso dell’ Europa occupata e meta d’arrivo di miglioni di deportati.

Usciamo dal campo passando dal piccolo emporio che vende immagini e libri del sito e mentre ci stiamo avviamdo al parcheggio vengo raggiunto da una telefonata …….e’ Gene che mi chiede se per caso ero nei pressi di Birkenau , io comfermo .
Gene aveva perso i documenti Della sua moto proprio nel parcheggio e mi chiedeva se potevo dere un occhiata in giro e chiedere all’ufficio dell ‘emporio se qualcuno li aveva ritrovati . Purtroppo la ricerca si rilevo’ innutile , nel frattempo mi accordo con Gene x passare un dopo cena in compagnia in centro a Cracovia
Lasciamo Birkenau e ci avviamo verso Auschwitz ,sono solo due km ma sono due km di silenzio .
Arriviamo ad Auschwitz che sono le 13,15 un po’ in ritardo sulla nostra tabella , la visita in Italiano del lagher inizia tra un quarto d’ora . in fretta e furia ci muniamo di cuffiette per l’ascolto in italiano della giuida e ci aggreghiamo al gruppo che stava entrando in maniera fantozziana .

Oggi e’ anche l’anniversario della morte di Padre kolbe ecco la sua cella.

Questo e’ il patibolo dove il responsabile del campo a pagato le sue colpe un anno dopo la liberazione del campo.

Usciamo dal campo e la commozione e’ palpabile .
Risaliti in moto decidiamo di recarci a Wadowice il paese natale di Karol Wojtyla che dista unacinquantina di km da qui
Appena entriamo in paese notiamo subito che ci sono parecchi lavori e purtroppo la casa natale del Papa e’ in restauro.SAM_3157[1]

Qui intorno tutto e’ dedicato al grand’uomo e ti rendi conto quanto importante sia stato Karol perquesta gente.SAM_3150[1]

Fuori dalla chiesa ci sono anche parecchi coppie che aspettano il proprio turno per sposari in questo luogo.

Nel frattempo si e’ fatto tardi e decidiamo di rientrare a Cracovia per prepararci per la serata.

Usciamo dall’ hotel e prendiamo la direzione del centro quando la nostra attenzione e’ si rivolge ad un localino da dove provengono note musicali a noi molto note : sono canzoni di Eros Ramazzotti . Incurriositi entriamo nel locale e con nostra meraviglia notiamo che tutto e’ dedicato all’Italia . Decidiamo di fermarci per la cena e ci ritorneremo anche per la sera sucessiva.Dopo cena ci dirigiamo in piazza del mercato e passeremo una serata in compagnia di Gene edi suoi amiciIl mattino seguente di buon ora ci dirigiamo a Wieliczka per visitare il complesso minerario .SAM_3167[1]

Da queste miniere la gente del posto traeva sostentamento e permetteva loro di vivere . la visita guidata dura circa tre ore e consiglio di recarsi alle miniere molto prima seno’ si rischia di passare la giornata in fila . sono circa dieci anni che le autorita Polacche hanno deciso di chiudere le miniere di sale e convertirle in sito turistico anche perche’ a furia di scavare Cracovia rischiava di sprofondare , pensate che ci sono circa trecento km di cunicoli . Nelle viscere della terra i Polacchi hanno ricavato un vero e proprio sito turistico . Sotto terra c’e’ addirittura un ristorante ed una cappella e non manca la statua del grande Papa. . Si accede al sito da una scalinata tutta di legno e si risale in superfice da un montacarichi.

Mentre scendavamo la scalinata purtroppo sono stato testimone di un azione maleducata di una signora di circa quarantanni .Questa con un pennerello indelebile ad ogni piano lasciava la sua firma sulle pareti . Mi sono vergonato di essere un connazionale di questa individua.

Terminata la visita risaliamo in superfice la prima cosa che mi trovo davanti e la fila infinita che aspetta il proprio turno per entrare .
Ritornati a Cracovia posteggiamo le moto in garage e ci prepariamo per la visita del centro.SAM_3265[1]

La citta’ ci accoglie nella sua migliore espressione sotto un bellissimo sole che ci facilita la visita. Partiamo dalla piazza del mercato che in tempo mediaovale era la piu estesa d’europa.

Nel frattempo ci dividiamo dalle nostre signore che in un baleno trovano il passatempo ………..Si
dedicano allo schopping ,io e Angelo andiamo alla ricerca di un ufficio postale che riusciamo a trovare in un angolo della piazza.

Ritrovate le nostre meta’ ci dirigiamo seguendo le indicazioni che ci aveva fornito Gene in una piazza dove c’era una festa dedicata alle specialita’ cullinarie polacche, ne approfittiamo e ci facciamo preparare dei piatti di Piergodi ( i famosi ravioli ) in tutte le loro versioni il tutto innaffiato dall’ottima birra
Decidiamo di andare a vedere il Barbacane la famosa porta difensiva della citta e mentre ci incamminiamo veniamo attratti da un artista veramente bravo che canta delle canzoni tipiche dell’est e pezzi da canzoni di lirica con un timbro di voce straordinario , ci fermiamo ad ammirarlo.

Lasciamo l’hotel molto presto sotto una una finissima pioggia , con un filo di gas usciamo da Cracovia che a quell’ora e’ ancora deserta , sembra quasi tutto irreale , eppure questa citta’ ci ha conquistato ci ha regalato emozioni forti e devo dire che le persone che abbiamo conosciuto ed incontrato qui resteranno nei nostri cuori con un ricordo indelebile .Subito fuori citta’ notiamo che le strade principali sono oggetto di lavori di ampiamento e tante di queste vanno a collegarsi alla rete autostradale gia esistente (nel 2012 qui si svolgera’ la fase finale dell’europeo di calcio ) ,noi cerchiamo di dribblare queste opere e ci spingiamo sempre piu’all’interno su strade secondarie.
Il paesaggio cambia spesso di profilo e di colori e man mano che ci avviciniamo alla frontiera con la R. Ceca. I paesi lasciano spazio a cittadine dormitorio piu industriali .Prima di lasciare la Polonia ci fermiamo alla dogana x spendere gli ultimi Zloty e rifornirci di moneta Ceca ossia Corone.

Passiamo la frontiera e prendiamo una strada che gira intorno a Brno e che gode di una visuale sulla citta’ , mi ricordo di averla gia percorsa parecchi anni addietro , d ‘allora la sola cosa che e’ cambiata sono i colori dei palazzi .prima erano neri fumo ora hanno colori piu’ vivaci e sinceramente spero che le centrali a carbone che esistevano in queste zone siano state riconvertite a funzionare con combustibili meno inquinanti.SAM_3340[1]

Vista l’ora ci fermiamo per  uno spuntino e qui facciamo la conoscenza di una famiglia armena che stava ritornando in Germania dopo aver terminato le vacanze . Doniamo ai loro 4 figli della cioccolata che divorono in un secondo poi a loro volta ci fanno dono di un melone che accettiamo volentieri .

Rifocillati riprendiamo la marcia ed dopo una cinquantima di km senza una curva un cartello ci indica che siamo nella regione della boemia , questo nome per molti di noi e’ sinnonimo di cristalli , pero ‘ e anche una regione che riserva altre sorprese e noi decidiamo di visitarne una di queste
Giunti ad una rotatoria svoltiamo a destra in direzione Kutna Hora (questa e’ la nostra nuova meta ) la strada e’ molto ampia ed le colline intorno a noi sono coltivate tutte a frumento ed sono talmente estese che non ne vediamo la fine ,pensate che x raccoglie il prezzioso seme si mettono in fila 5 mietitrebbie che avanzano contemporaniamente su una linea orrizontale in un ordine appena decrescente.
Ci facciamo cullare x molti km da questo splendido saliscendi .Nel frattempo il cielo diventa di un nero che solo a guardarlo mette paura : e’ il dio Giove che decide di fare da sceneggiatura al sito che dobbiamo visitare . Mancano due km a Kutna Hora ma dobbiamo fermarci sopra le nostre teste si sta’ scatenando il finimondo,indossiamo le tute antipioggia e infretta raggiungiamo la nostra meta .giunti nel parcheggio lo troviamo deserto , C’e’ solo una moto con targa Islandese ,di corsa entriamo nell’ allegro sito.

Appena entrati nella cupa cripta il custode della chiesa ci porge un teschio umano e fa’ il prezzo , vuole venderci questo povero resto , gentilmente rifiutiamo.

La storia racconta che il Signore di queste terre di ritorno da una Crociata porto’ con se dalla Palestina un Po’ di Terra Santa e la mise in questo cimitero . Da quella dada tutti i moribondi e i morti in battaglia lasciarono detto di essere seppeliti in questo luogo , essendo cresciutia a dismisura di resti umani la Signoria di Kutna Hora incarico’ un architetto di provare un modoper  usare i poveri resti . quello che vi ho documentato e’ il risultato , praticamente uso’ ossa umane per arredare il palazzo
Armati di coraggio ci rimettiamo in movimento prendendo la direzione di Praga che dista circa 80 km la pioggia non diminuisce e tira anche un forte’ vento Procediamo molto piano .in vista della periferia della citta’ il traffico diventa caotico e l’asfalto molto scivolloso dobbiamo stare molto attenti per non finire a terra . Gli ultimi km della giornata sono infiniti non passano mai , ma con un po’di fortuna arriviamo in hotel grondanti di acqua ma incolumi . Alla nostra vista la ragazza della recepsion ci apri subito il montacarichi che serve peraccedere al garage sotterranio e ci permise di togliere gli antiacqua all’asciutto .
Prendiamo possesso delle nostre camere e dopo una salutare doccia scendiamo nelle recepsion e chiedo se ci sapeva indicare nelle vicinanze un posto per cenare , questa mi risponde di si e mi dice
” il locale ci chiama Negativ ” io e Angelo ci siamo quardati un po’ perplessi se il nome e’ una garanzia figuriamo il resto . seguendo le indicazioni che ci ha dato la ragazza troviamo subito il posto ,e sinceramente prima di entrare ci abbiamo pensato un po’ . armati di coraggio entriamo e subito il nostro atteggiamento cambia , in bella vista si vedeva la cucina con un mega camino con due griglie separate una x la carne ed una x il pesce , ebbene abbiamo cenato talmente bene tutto a base di carne alla griglia al modico prezzo di circa 10 euro a testa .Per una par condicion abbiamo deciso di tornare anche la sera dopo x degustare la cena a base di pesce.
Ritornati in hotel abbiamo raccontato il tutto alla ragazza della recepsion , Questa ci rispose
“anchio quando siete arrivati vi ho aperto senza la minima garanzia sembravate dei marziani con le vostre tute antiacqua ,invece siete delle bella persone ” ……come dagli torto
passiamo il resto della sera in compagnia della ragazza e facendoci un mare di risate……..

SAM_3450[1]La mattina dopo ci svegliamo con Praga avvolta da una leggera nebbia ed appena pronti iniziamo la nostra visita di Praga ,iniziando da piazza Venceslao.

La giornata trascorre veloce e verso le 18 rientriamo per la cena al Negatif e dopo ci concediamo un giro in centro per vedere la citta’ di sera.

Il giorno seguente si di buon ora ci rechiamo sul ponte Carlo per evitare un po’ di ressa e proseguiamo la visita fino altardo pomeriggio.SAM_3482[1]SAM_3419[1]

In serata prepariamo i bagagli per l’indomani che e’ il giorno del nostro rientro .
Sono circa le sette e noi lasciamo Praga sotto una sottile coltre di nebbia.

SAM_3517[1]Ci mettiamo in autostrada in direzione della Germania ed sulle sue veloci autostrade la velocita’ di crociera sale ed anche le temperature effetuiamo soste per non stancarci ed arriviamo a casa verso le 19 dopo circa 900 km.

Terminano cosi’ le mie vacanze.
Sono stati giorni molto intensi all’insegna di un sano mix di moto e cultura , cosi come intendo io il mototurismo . Angelo e Marilena sono stati dei compagni affiatatisimi e questi giorni hanno rafforzato la nostra amicizia .
Un grosso abbraccio lo voglio dare a mia moglie Vica per aver condiviso questa esperienza che ha arricchito la nostra cultura e le nostre conoscenze.
Ed infine un grazie a tutti voi per avermi seguito fin qui’ e spero di avervi fatto viaggiare almeno un po’ con me anche se in maniera virtuale

BATTY 61