Una giornata da incorniciare

Una giornata da incorniciare

Sabato (ieri) con degli amici avevamo programmato una giornata sui pendii piacentini con pranzo a base di funghi.
Purtroppo parecchi amici venerdi sera hanno disdetto l’appuntamento e cosi’ sabato in mattinata ci siamo ritrovati in tre temerari senza un programma ben definito ed un po’ spaesati per le numerose defezioni.


All’orario prestabilito mi ritrovo con Angelo e dopo aver rifornito le nostre mukke ci dirigiamo all’appuntamento con Giovanni che ci aspetta per un caffe’, un breve concigliabolo e si decide di dirigere le nostre moto verso nord in quel del santuario della Corona nei pressi di Spiazzi a quota 862 metri (vr) Alla partenza da Vaiano il termometro segna 9 gradi ed il nostro abbigliamento e un po’ appesantito da capi indicati per le temperature diciamo fresche.
Per guadagnare tempo visto che son di gia’ le 9 si decide di percorrere un tratto in autostrada fino a Peschiera del Garda , poi la superstrada fino ad Affi e da qui si incomincia a salire verso il Santuario.
Noto con piacere che il traffico e praticamente inesistente e la strada e’ piacevole .ogni tanto ci fermiamo per goderci il panorama che sulla nostra destra spazzia vino a valle nerso il lago di Garda.
Senza accorgerci ci ritroviamo nel pargheggio del santuario e dopo esserci svestiti ci dirigiamo verso il sentiero che ci porta a visitare la via Clucis che precede il monastero che si trova incastonato su una parete granitica che da verso il fondo valle a strapiombo sull’autostrada del Brennero. ci prendiamo un caffe’ e mentre si risale (per gli anziani c’e’ un servizio navetta ) veniamo avvicinati da una stupenda ed arzilla sicnorina di 90 anni che ci racconta in 5 minuti la sua vita e ci riempe di elogi per il nostro modo di intendere la moto, ah dimenticavo la zona nonostante la stagione molto avanzata era piena di turisti Tedeschi.
Salutata la donzella dirigiamo le nostre moto sul monte Baldo (quota del passo e’di 1370 m ) e notiamo che la temperatura si atteste attorno allo 0 gradi , la strada e’ molto affascinante e l’unico incontro che abbia nota di essere riportato e’ quello con tre ragazzi in vespa che percorrono il notro stesso giro.
Prima di arrivare in cima troviamo una malga che e ci fermiamo a degusteare la polenta e capriolo tutto inaffiato con dell’ottimo Bardolino.Sulla strada che sale in cima troviamo anche la neve e del ghiaccio, giovedi da queste parti era nevicato . Pian piano iniziamo la discesa verso Brentonico e di conseguenza Riva del Garda , costeggiamo il lago e poi verso casa . in totale abbiamo percorso circa 400 km.L’unico rammarico e’ che ho dimenticato la macchina fotografica ,pazzienza comunque e’ stata una bellissima giornata nata quasi Per caso.
Batty