Delta del Po ad andamento lento

Siamo fermi su un pontile su un braccio del fiume Po non so ‘ se il più grande  ma sicuramente uno dei più estesi , alla nostra destra sull’altro argine proprio dove l’acqua dolce si mescola con quella salata si eleva maestoso verso l’alto un magnifico faro, qui il Po termina il suo lento  cammino che dal Monviso dopo aver percorso circa 600 km temina nel mare Adriatico .

Faro di Goro

Anche noi prendiamo ad esempio il lento andare dell’acqua e facciamo nostro questo consiglio che il grande fiume ci sembra dare e visitiamo  tutto o gran parte del Delta ad andamento lento, per gustarci ogni angolo ed ogni istante di questa vacanza , il meteo poi dopo uno scroscio mattutino nei pressi di Sant’ Appollinare in Classe si decide di darci una mano e per quasi tutto il wikend ci delizierà  di un sole stupendo e di temperature perfette per girare in moto.

Rivolgendo il nastro di qualche ora, dopo la visita alla basilica di San Appollinare  siamo stati ospiti di Paolo e della Sig. Giovanna che ci hanno riservato un accoglienza coi fiocchi , a pranzo poi ci hanno raggiunto Gabriele e Valeria provenienti da Gubbio

A questo punto ci siamo tutti  al completo , siamo in cinque coppie .

Alle 14.15 circa il gruppo  condotto da Paolo parte alla volta di Sant’Alberto dove  una chiatta ci porterà dalla parte sinistra del Reno . Qui in un’ansa abbiamo potuto ammirare una bellissima colonia di fenicotteri rosa. Questo è  anche un  luogo molto caro  a  Paolo , qui  immortala tutte le sue nuove e moto e penso anche che ogni volta che passa da queste parti un pizzico di nostalgia gli si presenta .

Percorriamo tutto il perimetro della valle di Comacchio e ci fermiamo all’amonima cittadina dove una vistita al sinbolo del paese ci sembra d’obbligo

Riprendiamo il nostro girovagare e da sud a nord lasciamo alle nostre spalle i Lidi Ferraresi e poco dopo ci troviamo immersi nel Bosco della Mesola.

Qualche chilometro ancora ed eccoci al punto da dove ho iniziato questo racconto cioe’ nel Po di Goro .

La nostra prossima meta e’ la Zona del Po di Gnocca che raggiungiamo dopo aver attraversato uno splendido ponte di barche nei pressi di Santa Giulia

Attraverato il ponte ci si immette nella  Sacca Degli Scandovari  che complice il sole che sta’ tramontando alle nostre spalle sembra che abbia indossato il suo abito migliore , semplicemente meraviglioso .

Trabocchi ed allevamenti di cozze fanno da cornice a quest’angolo di paradiso e ci accompagnano fino all’Oasi di Ca’ Melo dove purtroppo saluteremo Gabriele e Valeria che faranno ritorno a Gubbio

 

Prima di raggiungere la Locanda ” Da Renata ” in localita’  Bonelli  dove pernotteremo  c’e’ tempo ancora per immortalare il Trabocco che fu di Luig Bonelli  ” papa’ ” di Tex Willer

La giornata attiva  motociclistica e’ agli  sgoccioli ma quella virtuale continuera’ a cena fra’ l’altro sublime e gustosa  con anedoti e racconti di viaggio e progetti futuri .

La mattina seguente come da mia abitudine mi sveglio presto e visto che la la partenza è prevista per le nove  ne approfitto per una bella passeggiata lungo le sponde dell’ansa che  si trova  davanti alla locanda.

Il nuovo giorno sta’ sorgendo è nel canale si possono notare ed udire un infinita’ di uccelli che inziano  le loro attività quotidiane, all’orizzonte man mano  che la luce ha la meglio sulle tenebre noto una sagoma di un casone oramai in disuso che testimonia i tempi ormai lontani e simbolo delle attività che si svolgevano in questi luoghi.

Oggi non abbiamo una meta precisa ed iniziamo  il nostro giro con l’intenzione di vistare l’isola di Polesine Camerini , ma sbaglio strada e ci ritroviamo a costeggiare per qualche chilometro la sponda destra del Po di Venezia e di seguito il Po di Gnocca e della Donzella, finché troviamo l’ennesimo ponte di barche che attraversiamo e da qui dopo un lungo rettilineo e dopo aver traversato il Po di  Tolle finalmente ci troviamo sull’isola di Polesine Camerini .

Percorreremo tutto il perimetro dell’isola tra l’altro stupenda su stradine molto piccole  con alcuni tratti di sterratoleggero.

Si alternando soste fotografiche e soste per consultare una carta della zona ed orientarci , una vera goduria peccato che tutto questo paradiso sia rovinato dalle rovine della centrale abbandonata dall’Enel, un vero scempio e sfregio alla  questo stupendo posto .

Lasciamo l’isola a malincuore tramite un ponte che la collega a Scandovari e in loco pranziamo .

Purtroppo arriva anche il momento che dobbiamo separarci da Paolo e Giovanna , faranno rientro a Marina Romea , noi proseguiremo il nostro giro sull’isola di Ca’ Venier sull’argine nord del Po di Venezia.

Oltrepassato il ponte che collega la sponda romagnola a quella veneta ci dirigiamo verso Pila un altro zona molto frequentata dai pescatori locali .

Dopodiché altro tratto fino alla spiaggia di Bocasette  dove sul tragitto incontreremo altri  posti mozzafiato frequentati da bellissime specie di uccelli.

Pernotteremo presso l’hotel ” il Paradello ”  a Porto Levante .

La mattina del 1°Maggio  prendiamo la direzione della basilica di Pomposa dove farmo una sosta per una visita .

E di seguito Ferrara per una passeggiata nel centro strorico dove oggi va in scena il palio delle contrade .

In  comune accordo decidiamo di lasciare la citta , troppo caos .

Da qui fino a casa solo strade statali ed a tenerci compagnia una fitta pioggia , ma questi sono solo dettagli .