Balcani 2013

Balcani 2013

Mappa Giro 1°parte                              Mappa Giro 2°parte

 

Eravamo quattro amici al bar che volevano visitare la Scozia , una ragazza del gruppo ad un certo punto durante la discussione propose “visto i probblemi di salute dei genitori ( miei ) e di lavoro di alcuni amici che ci negavano vacanze lunghe perche’ non andare a visitare Medjugorie “.
Al momento sembro’ un affermazione buttata li’ , ma alla fine dal nulla nasce il piano B .
Ecco qui sotto alcune immagimi del giro .
Sono entrato in Slovenia da Gorizia per evitare il caos dei vacanzieri diretti in Croazia dal valico di Trieste.  Dopo una sosta riffocillante in Slovenia abbiamo visitato le grotte di Postumia.

Una volta usciti ci siamo diretti al castello di Predjama che dista una decina di km  dalle grotte

DSCN1018[1]

Dopo la visita visto l’ora tarda abbiamo tirato i remi in barca e ci siamo diretti al Gastaus sito a pochi km dal bellisssimo castello

DSCF1232[1]Ci svegliamo accolti da una bellissima giornata col sole che ci illumina e ci accompagna lungo le strade Slovene che per nostra scelta tutte secondarie e non hanno niente da invidiare a certi percorsi piu’ blasonati della nostra Italia . Sei sempre circondato da verdissimi bochi e l’asfalto e’d iprimordine .DSCN1066[1]

 Pian piano ci avviciniamo alla meta di giornata i laghi di Plintevice ed il loro parco .Troviamo alloggio in un bellissimo B&B sito ad un km dall’entrata 2 del parco (quella piu’ a monte) Ad accoglierci i padroni di casa con un buonissimo Drink di benvenuto , cosa comune anche in Bosnia. Ci fermeremo anche per la cena . La signora cucinera’ una mega grigliata a base di pesce di lago da leccarsi i baffi e con nostra sorpresa anche una a base si carni locali.
DSCF1309[1]
I laghi ed il parco che circonda il sito lascia a bocca aperta chiunque .
I laghi sono 16 tutti collegati tra loro da ruscelli e cascate naturali che formano una specie di scala che finisce a valle dal lago piu’ grosso.

Ci sono parecchie opzioni di percorsi per visitarli , ma una cosa e’ certa una volta entrati non vorresti piu’ uscire. Tiriamo tardi nel parco e quando usciamo mi assale un senso di pace e rilassatezza indescrivibile che mi porta a pensare che ci vorrebbe una vacanza intera imerso in questa natura .Il giornata seguente e’ dedicata al trasferimento alla nostra prossima meta. Mostar in Bosnia Erzegovina . Partiamo di buon ora e dopo 30 km troviamo un piccolo posto di frontiera sorvegliato da due ragazze in divisa e dopo due minuti siamo in Bosnia .DSCN1229[1]

 Qui in un baleno tutto cambia dal paesaggio e il tenore di vita della popolazione locale , ci accorgiamo subito che sono ancora aperte parecchie ferite del recente passato di questi stati , ma notiamo che le persone che incrociamo fanno di tutto per salutarci e farci sentire a nostro agio .
Prendiamo volutamente il giro alla larga rispetto alla notra meta di giiornata ed il percorso ci portera’ a ridosso di Banja Luka cittadina nota per i massacri etnici del passato conflitto.
RSCN1063[1]
 Sul percorso troviamo tante bancarelle poste nelle vicinanze di quella che una volta era la loro casa che la furia umana a privato a questa gente .
Cercano di vendere qualche verdura o frutta ai pochi passanti con la speranza di raccimolare qualche moneta per tirare avanti .Ma di questo passo non so’ quando queste famiglie residenti in queste zone rurali riusciranno nel loro intento . Pensate che 7/8 kg di patate frutto del loro lavoro le vendevano a 40 centesimi di euro .
Fate voi le proporzioni.
Nella foto sotto si puo notare la casa dietro a cui manca il tetto ,e’ il risultato di uno scontro tra frazioni diverse durante la Guerra e chi ci a rimesso e’ il pover uomo che vendeva la verdura proprietario dell’immobile .
DSCN1167[1]
  I km passano lenti anche perche’ da queste parti i limiti sono molto bassi . Ad un certo punto incrociamo il fiume Naretva che costeggiamo fino a Mostar.
Questo fiume era considerato come il confine naturale dai Serbi e le sue sponde si macchiarono di sangue durante gli scontri del 92/93

Troviamo alloggio in centro a due passi dal famoso ponte . Anche qui l’ospitalita’ e’ oro colato , la ragazza ci offre un quantita’di bibite e birre freschissime
Ne approffittiamo del Drink offerto dalla ragazza dell’hotel e ci sediamo nel giardino conversando un po’ coi titolari e nel frattempo chiediamo lumi Per recarci in centro .Questa sera faremo una fugace visita anche perche stanchi dalla giornata .Comunque basta poco per renderci conto della bellezza del centro di Mostar

Pian piano ritorniamo sui nostri passi e domani ci aspetta una sveglia piu umana , andremo a visitare Medjigorje che dista da Mostar 40 km. Praticamente il motivo principale del nostro viaggio .
La mattinata e’ molto calda , ma ci agevola il fatto di viaggiare molto liberi .Abbiamo lasciato tutto il superfluo in hotel , in un certo senso ci prepariamo alla salita’ della collina dell’apparizione leggeri sia nel vestiario sia nell’nostro animo di credenti . Non mi aspetto nulla di eccezionale , forse le aspettative maggiori le ha mia moglie , ma io l’avevo preparata di cio’ che avrebbe visto a Medjigorje cioe’ tutto il contrario dei molti santuari Mariani visti finora , l’unica cosa in comune che hanno sono l’infinita’ di negozietti che vendono oggetti legati alla Madonna .
Un altra cosa che noto e’ la totale assenza della chiesa ufficiale e di suoi sacerdoti , infatti la Santa Sede non ha ancora riconosciuto il sito e questa cosa influenza molto i pellegrinaggi ufficiali.
Anche se i km che abbiamo percorso siano pochi qui si ha la senzazione di essere in un altro posto dell’Europa ,
Tutto luccica a nuovo sia le case private sia i nuovissimi alberghi e’ le strade pullulano di torpedoni nuovissimmi tanti anche con targa Bosniaca.Primeggiano le comitive Italiane.
Appena entrati in paese si arriva subito alla chiesa di San Giacomo che non e’il santuario dell’apparizione , difatti una chiesa vera e propria legata all ‘eveto non esiste , il lugo dove avvenne il “miracolo ” dista un po’ da questa piazzaDSCF1398[1]DSCF1385[1]

 Visitiamo il santuario ed i dintorni ,poi piano piano ci incamminiamo verso la collina dell’apparizione che dista circa 20 minuti a piedi dalla chiesa ,
Anche qui ai lati della strettissima strada tante bancarelle ,poi tutto ad un tratto ti appare davanti la “collina ” ed il sentiero che ti conduce al luogo delle visioni
DSCF1408[1]
 Risaliamo il sentiero sotto il solleone ed in mezzora si arriva su’ .
La via e’ molto sconnessa ed accidentata , ma queste asperita’ non scoraggiano i fedeli che vedi salire in certi casi a piedi scalzi , lascio a voi immaginare le condizioni dei piedi all’arrivo.

Una volta ridiscesi noto nei miei compagni di viaggio stati d’animo molto diversi si parla poco ognuno di noi e’ avvolto nei suoi pensieri con le proprie credenze ed i propri dubbi.DSCF1451[1]

 A pomeriggio inoltrato torniamo a Mostar per  continuare a scoprire la cittadina di sera che si rivela  un vero  spettacolo.
DSCF1329[1] DSCN1178[1] DSCF1357[1]
Ceniamo divinamentee in una locanda nel quartiere mussulmano il tutto al modico prezzo di 9 euro a testa , e per non farci mancare niente dei costumi locali la serata finisce in una taverna molto tipca .Inoltre un compagno di viaggio ci fa’ la sorpresa di farci portare 2 Narghile’ uno a base di menta l’altro alla mela verde.Io non fumo ma una boccata di entrambe le pipe le ho fatte.

Rientriamo in Hotel che ormai e’ tardi accompagnati dal canto di un infinita’ di cicale , termina cosi la nostra permanenza a Mostar cittadina dal centro storico bellissimo che consiglio a tutti di andarlo a visitare
Stamane la sveglia suona abbastanza presto dobbiamo caricare le moto ,e dopo una mega colazione si parte in direzione Dubrovnik.
Uscendo da Mostar le indicazioni stradali ti indicano la via piu diretta ,in pratica ti porta fino al mare sempre in territorio Bosniaco , noi invece decidiamo di passare da Blagaj e poi giu’ fino a Trebinje e da qui si entra in Croazia praticamente si arriva a Dubrovnik dalle montagne . per noi e’ anche il punto piu’ a Sud del giro , Da qui’ in poi si risale. La strada scorre tra le montagne praticamente in mezzo al nulla . Quei punti che sulla cartina stanno ad indicare dei paesi in realta’ sono dei casolari quasi tutti abbandonati , ai lati spesso ci sono lapidi con le foto delle persone che hanno perso la vita durante i recenti scontri bellici.
Appena fuori dalla carreggiata spesso trovi dei cartelli con raffigurato un teschio rosso con la scritta “Attention mines ”
Questi cartelli incorniciano purtroppo parecchi km di strada e’ una piaga ancora aperta del recente passato.DSCN1022[1]

 Dopo una sosta a Trebinje arriviamo alla frontiera Bosniaca -Croata , da qui si gode una stupenda vista del golfo di DubrovnikDSCN1241[1]

  Il poliziotto Bosniaco mi crea qualche probblema ,ma tutto si risolve in un attimo. Troviamo subito la sistemazione x i due giorni che trasccorreremo qui’ , devo dire che anche la vista panoramica dalla mia camera non e’ affatto male.

Il pomeriggio lo dedichiamo al relax in una calletta nei dintorni.
Verso sera tutti tirati a lucido ci incamminiamo nel borgo antico di DubrovniK e grazie alle dritte del personale dell’albergo troviamo un ristorante niente male dove ritorneremo anche la sera dopo.
Di sera i bastioni illuminati sono uno spettacolo

DSCN1247[1]DSCF1519[1]

 Una volta dentro le mura ti ritrovi subito sulla via Placa Stradun (Via centrale ) che taglia in due la ciittadella .Dall’altra estremita’ della via si trova il vecchio porto . Ai lati della via e’ un susseguirsi di negozzi e la movida e’ impressionante.
L’ora si fa’ tarda e decidiamo di rientrare , ma domani di buon ora saremo di nuovo nel borgo per gustarci il giro perimetrle delle mura, l ‘unica nota stonata e’ il prezzo d’accesso abbastanza salato ed il caldo bestiale

Due giorni a Dubrovnik volano via , pero’ tirando le somme la cittadella fortificata e’ bellissima ,ma complice che siamo a ferragosto l’ho trovata troppo piena di gente e troppo allineata agli standar delle nostre citta’ di mare ….
Come nostra consuetudine partiamo molto presto . lasciamo alle nostre spalle il ponte che taglia il fiordo di Dubrovnik e inforchiamo la “magistrala ” la strada litorale che ci porta di nuovo al confine Bosniaco , approfittiamo del costo piu’ basso della benzina e facciamo il pieno , poi si riparte .
Una volta giunti a Ploce decidiamo che e’ ora di tagliare x l’interno visto che il traffico era cresciuto a dismisura . Fino ad ora eravamo abituati troppo bene difatti nei giorni precedenti il traffico era pressoche’ nullo.
La strada da Dubrovnik fino a Ploce e’ una goduria , asfalto perfetto il giusto mix di curve e panorami da togliere il respiro sulle isole adriariche , la brezza mattutina profuma di macchia mediterrania .

DSCN1277[1] DSCN1278[1]

Appena ci inoltriamo all’ interno si rifanno vivi i mega grill ( la Bosnia ne e’ piena praticamente sono ovunque ) tanti hanno di gia’ un povero animale a rosolare.
DSCF1320[1]
 Ci inoltriamo sempre piu verso l’interno in direzione Nord , quando ad un tratto troviamo la strada che intendavamo seguire chiusa , stanno ricostruendo dei ponti che permettono di attraversare delle valli , in lontananza si intravede uno di quelli vecchi tutto distrutto ed annerito . Non vi so’ dire se e’ in quello stato x effetto dei raid aerei avvenuti in queste zone .
Seguiamo i cartelli che ci indicano la strada alternativa ma dopo poco ci troviamo di fronte a un bella fila di veicoli di tutti i tipi che procedono lentamente in entrambe le direzioni , perdiamo parecchio tempo per questo inconveniente .
Allora visto che si faceva tardi in comune accordo decidiamo di non andare alle cascate di Krka , ma di puntare direttamente a Trogir dove avremmo avuto piu’ tempo Per visitare la cittadina.
Devo dire che il centro si e’ rilevato una piacevole sorpresa : E’ molto bello si nota l’influenza Veneziana dell’archittettura del borgo.
Alla sera una deliziosa cena sulla veranda della pensione con vista sul golfo
DSCN1299[1]
 Il menu’ del penultimo giorno offre piu’ che altro una tappa di avvicinamento a casa ,percorriamo belle strade ,una in particolare molto bella fra l’altro a pagamento che da Rieka dopo una galleria (tunnel Ucka ) lunga 6 km ci porta a Rovigno , dove troviamo sistemazione per la notte ,intanto non ci facciamo mancare una visita al centro storico.
Dopo un bel girovagare purtoppo arriva l’ultimo giorno di vacanza , ci muoviamo presto in direzione Trieste e dopo il valico di Rubiera arriviamo in citta’, e’ ancora deserta .
Mi rammento che in zona c’e’ il campo di concentramento della Risiera si San Sabba ed allora ci fermiamo per una visita al monumento .

Poi una puntatina in Piazza Unita’ D’italia per un buon gelato e via verso casa .

DSCN1316[1]

Terminano cosi’ queste vacanze nate come piano B ma alla fine si sono rilevate eccezzionali e costruttive .Resteranno indelebili tutti i momenti trascorsi in questi luoghi , ma oltre a Medujgorje non dimentichero’ mai la Bosnia e la sua gente e soprattutto Mostar col suo bellissimo centro e le sue ferite crocevia di colture diverse che piano piano si stanno di nuovo integrando tra loro .

Ciao

Batty